LA MIA VISIONE, IL MIO IMPEGNO POLITICO: QUALCOSA DA COSTRUIRE INSIEME
Siamo tutti convocati.
Non voglio essere il candidato consigliere comunale che porta avanti solo le sue idee o quelle della somma dei suoi elettori.
Desidero che il mio impegno politico possa essere espressione di un “piccolo” popolo; un popolo che già ho incontrato in questi mesi e che auspico possa allargarsi.
L’impegno non è appena il mio, ma il nostro.
La mia proposta è quindi: facciamo politica insieme! Siamo tutti convocati.
L’inizio di un percorso.
Non so ancora in quale forma, ma che siano 10, 100, 1.000 i voti che raccoglierò, il mio impegno politico ha un orizzonte molto più ampio delle elezioni di ottobre.
Desidero costruire qualcosa di stabile che aiuti la società civile riminese a costruire una città migliore e che sia di stimolo per le istituzioni.
QUALCHE IDEA, DI METODO E DI MERITO
Le parole chiave che devono guidare il nostro impegno sono l’oro di Rimini:
● la bellezza, dei luoghi e delle persone
● la cultura della relazione
● la cre – attività in ogni azione
Sistemizzare:
concepire ogni ambito della città (e anche oltre ad essa) facendo sistema, proponendo tavoli di confronto stabili e collegando i settori intrinsecamente connessi; cosicché i vari players della città non siano costretti ad operare scelte premature o addirittura “alla cieca”, col rischio di risultare addirittura contrapposte tra loro.
P.A.rtecipare:
rimettendo in comune il Comune e il suo personale, migliorando la relazione dell’amministrazione comunale con la città, trovando nuove modalità di partecipazione per i cittadini, riaffermando l’importanza dei Consigli di Quartiere per esempio, ma anche suggerendo strumenti smart quali piattaforme consultive certificate ed anonime. Modernizzando la macchina amministrativa, valorizzando e stimolando le persone che ci lavorano, attivando una nuova stagione di comunicazione interna al Comune ed esterna, verso i cittadini.
Scoprire, valorizzare, potenziare ciò che già è un bene (in) comune:
- Lavoro, facendo rete, stimolando, supportando, promuovendo osservatori e corsi di formazione realmente utili, mettendo in comune risorse per aiutare chi cerca lavoro e valorizzando quel che già c’è (ed è molto ancorché poco conosciuto).
- Imprese, concependole come un soggetto della città che porta valore alla società e non che produce solo il mero profitto; proponendo una via diretta col Comune e gli assessorati interessati, anche coinvolgendo le ass.ni di categoria che potrebbero in tal modo trovare nuova linfa.
- Turismo (#RiminiOltre): immaginare per il nostro turismo l’oltre verso cui si può andare e che può costruire un nuovo futuro, oltre la spiaggia verso la città e l’entroterra, oltre il mare verso la Croazia, oltre la stagione e la destagionalizzazione, oltre il già saputo e la mediocrità della pensione completa a 20€.
Oltre l’immobilismo ben rappresentato dall’abbandono delle colonie, che potrebbero accogliere centri di recupero psico-fisici per le nuove esigenze, nuovi hospice per godere della bellezza del mare fino alla fine o magari la nostra Silicon (beach) valley.
Oltre la stessa Rimini, proiettandoci verso i benefici dell’idea città Romagna, la quale faciliterebbe anche la realizzazione di opere infrastrutturali ormai improcrastinabili. (ivi compresa l’alta velocità). - Sociale, solidarietà, educazione e cultura: premiando chi veramente fa con criteri di merito, chi veramente sa accogliere, accompagnare e fare crescere, giudicandolo sui risultati; affrontando il tema dei disabili con politiche attive per loro e per le loro famiglie; guardando alle emergenze sociali non in modo assistenzialista, ma costruendo soluzioni stabili e durature che aiutino la persona in un percorso giudicato insieme e non calato dall’alto.
E questo vale tanto nel sociale quanto nell’educazione, nella cultura e nello sport.
AMO LA MIA CITTA’
Amo guardare al futuro, amo valorizzare quello che già c’è perché quello che c’è e funziona è la base per il futuro ed in esso si nasconde molto più di quel che appare: c’è la possibilità di migliorarsi, anzi di scoprirsi già migliori e di migliorarsi, di imparare da se stessi e dagli altri, di riconoscere le proprie ricchezze e i propri talenti, di compiere, in qualche modo, il proprio destino.
Per questo l’augurio che facciamo alla nostra città è questo:
Cara Rimini, diventa ciò che sei.
Ne parliamo?